Buongiorno!
Quando scatta il nuovo anno per le aziende, la creatività si risolleva, si decidono nuovi progetti Commerciali, le strategie di Marketing, si pianifica la Formazione, e si sceglie come, e se sviluppare la rete di collaboratori esistenti.
In questo periodo sono concentrata in tutti e quattro gli aspetti, ma il dettaglio su cui mi sono soffermata a riflettere, è in relazione al recruiting, in particolar modo la “lettera di presentazione“.
Pensate che su circa 50 candidature, solo 2 di esse (arrotondo per eccesso) hanno con se oltre il Curriculum Vitae anche la “Lettera di presentazione”, vi rendete conto? Solo il 4%!
Come poter fare la differenza e farsi scegliere o farsi chiamare per un colloquio?
Come mai il 96% delle persone non si accorge di come il dettaglio possa essere determinante per essere visibili?
La lettera, chiamata anche di accompagnamento, è molto importante, personalmente, quando ne vedo una, faccio i salti di gioia, è un po’ come trovare una fantastica sorpresa nell’uovo di Pasqua, così raro che ci emoziona e motiva a fare qualcosa.
Si dice che la prima lettera risalga a Leonardo da Vinci, nel 1482, ma anche se a me piace il Vintage, preferisco le lettere moderne, creative e che abbiano una struttura.
Se in questo istante, state pensando di scaricarne una, vi sbagliate di grosso, non c’è niente di peggio che leggere 10 righe anonime ed aride, la vostra lettera deve parlare di Voi, deve indurre ad alzare la cornetta, deve lasciare il segno, deve farsi ricordare.
Come fare? Vi consiglio lo schema A.I.D.A.
Tranquilli, non vi farò trascrivere un’opera, ma in poche righe descriverete voi, descriverete qualcosa di diverso da ciò che c’è scritto in un classico CV, progetterete il Vostro biglietto da visita
A: sta per ATTENZIONE
I: sta per INTERESSE
D: sta per DESIDERIO
A: sta per AZIONE
ES. Progetto Lettera di Presentazione Attiva:
Spett.Le Responsabile….
A: Cosa potrebbe trarre l’attenzione dell’azienda? Semplice la richiesta di attenzione!
“Con questa lettera, vorrei destare la sua attenzione, immagino che non sarà il primo CV che sta leggendo, ma spero di sorprenderla, differentemente da tanti altri.”
I: Cosa fa nascere l’interesse? Il mistero…
“Ho letto il Vostro annuncio…. ed ho avuto la sensazione che questo tipo di ruolo potesse essere adatto a me, come un vestito su misura, è sempre stato un mio desiderio quello di ricoprire e di svolgere, le mansioni da voi richieste, e quindi mi sono detto perché non propormi?”
D: Cosa fa nascere il Desidderio? La mancanza…
“Non vi tedierò con l’elenco delle mie competenze e capacità, per questo motivo, se interessati, potete farvi un idea di me, attraverso il sintetico CV in allegato”
A: Cosa motiva a fare, all’azione?La curiosità…
“Ma se, queste poche righe vi hanno sorpreso, cosa potrebbe accadere in 20 minuti di colloquio?”
Confidando nella Vostra telefonata, Vi auguro…
Quando la fine diventa l’inizio…;D
È interessante come proposta, però non può sembrare poco professionale e un tantino arrogante?
La tecnica AIDA è molto tradizionale, applicata negli anni 90 al Marketing.Le mie risposte sono solo l’esempio utile per farvi comprendere in modo facile le differenze tra i 4 step.
il marketing applicato all’orientamento …. le vecchie tecniche fanno sempre “scuola” 🙂 buon giornata
Grazie!😉anche a te!!!
Esattamente!è nella storia e nella tradizione il luogo in cui si può generare il futuro!;) Grazie Roberto