Buongiorno!
In questo periodo di regali, pacchi e pacchetti, per me l’elemento più importante è la storia che si cela dietro il regalo stesso; le motivazioni che hanno spinto a comprare quel regalo e le motivazioni che hanno fatto sì che quel qualcosa nascesse, come ad esempio il “Love Bracelet”.
Alcuni di voi mi hanno chiesto informazioni rispetto al bracciale che indosso in molte foto pubblicate quindi ho colto la palla al balzo per raccontarvi LOVE!
Sul polso di tutte le Celebrity, così come la Birkin di Hermes per le borse, il love bracelet di Cartier è l’icona tra i gioielli.
Nasce nel 1969, dal Designer Aldo Cipullo, in un contesto culturale in cui i figli dei fiori spopolavano, e l’amore libero era il mantra per eccellenza. Cipullo si ispira alla cintura di castità medioevale, creando una sorta di manetta che si avvita al polso e non può essere sfilato; per farlo bisogna svitare le piccole viti che lo compongono.
Se fosse stato ideato oggi, potremmo dire che l’ispirazione di Cipullo sarebbe anche arrivata dal Best Seller “50 Sfumature”; Mr Grey avrebbe sicuramente fatto costruire un Love Cavigliera per la sua Anastasia! A Cartier piacque così tanto da volerlo presentare come un gioiello che si regala e non ci si può regalare, coinvolgendo un certo numero di coppie famose dell’epoca come Elizabeth Taylor e Richard Burton, Ali McGraw e Steve McQueen, Sophia Loren e Carlo Ponti e i duchi di Windsor.
Il bracciale in realtà è simbolo di libertà, si dona alla persona amata mentre l’altra tiene con sè il cacciavite ( esiste anche una versione con il cacciavite che fà da pendente ad una collana) affinchè essi siano legati per sempre; con questo gioiello si consacra un’amore assoluto.
Attenzione boys, in questa epoca in cui le donne vogliono ottenere la parità dei sessi, anche il bracciale LOVE è diventato Unisex.
Vi lascio con la domanda di Cartier: “Fin dove vi spingereste per amore?”
CONTATTI:
Io, per amore, mi spingerei oltre i confini del mondo.. un bacio
👏grande Mimi94!