Buongiorno a tutti voi!
Oggi vi parlo di uno dei miei ultimi viaggi: Cannes!
Una meta che da tempo volevo visitare, il fascino di questo luogo ha catturato i miei pensieri per un dolce fine settimana.
Cannes è famosa per il festival del Cinema che si tiene verso la metà di Maggio, ma io ci sono stata durante i preparativi di questo grande evento mediatico, proprio per fare delle connessioni tra il Coaching e la città.
La prima meta per una fashionista è la Croisette, la strada dei grandi marchi del mondo della moda, situata davanti alla spiaggia, parte dal Palazzo del Festival e si estendende per chilometri.
Parallelamente a questa distesa di Boutique quali Chanel, Dior, Celine, Dolce e Gabbana…troviamo Rue d’Antibes, sempre molto ricca di possibilità di shopping, ma un po’ più a buon mercato; qui troviamo, Zara, Promod, Pimkie, ed i famosi Macarons di Ladurée, di tutti i gusti e di tanti colori!
Nella terza parallela, o se vogliamo definirla terza fila, troviamo alcuni negozi più ricercati, più anonimi, locali meno turistici e più caratteristici, dove si può gustare e comprare un buon thé da “Volupte”, mangiare dell’ottimo Sushi da “Chez Sushi Shop” e sorseggiare champagne presso il “Cave Forville” , magari accompagnato da un assiette d’huitres .
Dopo la terza fila? Come disse un film “Save the last dance II” dopo la terza fila c’è il nulla; in questo caso dopo la terza fila c’è la vita quotidiana, poco mondana, dove l’immagine non ha tutta questa importanza!
Infine a Cannes si trova il “Suquet” ossia il quartiere più antico di Cannes che deve il suo nome alla parola provenzale che significa “sommità”. Si tratta infatti della collinetta che sovrasta il centro della città, quella che fa da sfondo ad ogni panoramica presa dalla Croisette o dalla spianata della Pantiero. Trattandosi di un ottimo punto di osservazione verso il mare e verso l’entroterra, nell’ XI secolo i monaci di Lérins presero possesso della collina e vi costruirono una cittadella.
Oggi vi si trovano il museo de la Castre e la chiesa del Suquet.
Tutto questo mi ha fatto associare metaforicamente Cannes ad un teatro:
- il palco -Mare o Palazzo del Festival –
- la prima fila – la Croisette – da qui sarà difficile osservare tutta la complessità
- la seconda fila – la Rue d’Antibes –
- la terza fila – le Boulevard d’Alsace.
Questo spazio a teatro viene chiamato platea, che tra l’altro era il luogo originariamente adibito alle fasce del popolo poco abbienti, costituito da uno spazio con panche e tavoli…. a partire da XIX secolo si trasformò, rendendolo il luogo dove il biglietto costa di più!
Il Souquet, per me, è assimilabile ai palchetti o alla piccionaia: i palchetti sono come piccole stanzette divise tra loro che si affacciano sulla platea, più sulla platea che sul palcoscenico…. Questi erano originariamente concepiti come una specie di dependance della propria casa signorile; è questo il luogo che, dall’alto, mi ha permesso di vedere lo splendore di questa città.
Perché ho pensato al teatro? Pensavo ad una una metafora che dissi al mio coach, su di me, durante una sessione di coaching “Sono un teatro senza spettacolo” ; cercando l’etimologia della parola teatro ho trovato théatron, che significa “spettacolo”. Se esiste il teatro esisterà per sempre lo spettacolo, quindi!!! Visitando Cannes ho avuto la dimostrazione di ciò, un luogo legato ad uno spettacolo è tale anche quando lo spettacolo apparentemente non c’è!
OUTFIT I:
T- Shirt: Rolling Stone’s
Shorts : Zara
Jacket: Hoss Intropia
Bag: Givenchy Antigona
OUTFIT II
T- Shirt: Celine Paris
Shorts jeans: Zara
Jacket: Hoss Intropia
Bag: Givenchy Antigona
OUTFIT III:
Dress: Zara
Cope: Accessorize
Bag: Givenchy Antigona
Collant: Calzedonia
OUTFIT IV:
Shorts : Zara
Jacket: Patrizia Pepe
Cope: Accessorize
Bag: Givenchy Antigona